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Qualche volta incontriamo dei tizi un po' speciale tuttavia come questo mai.Ma è vero che ha finito male.
LA STORIA D'UN POLTRONE*
Voglia o non voglia, per campar, Masetto
Al lavoro un bel di si trovà astretto.
E' vien prima al mulin; ma non appena
Ha visto un sacco che gli duol la schiena.
Passa allora dal fabbro, ma per poco;
Lo acceca il fumo e lo arrostisce il foco.
Prova col ciabattino; e presto a noia
La lesina gli viene e il batter cuoia.
Quindi vuol fare il sarto; e in più d'un mese
Neppure ad incrunar quel goffo apprese;
Nè fa come arrotin miglior riuscita,
Che arrota in luogo del coltel le dita.
Oh, poltrone sbadato! Io ci scommetto,
Che a nulla mai riuscirà Masetto!
Difatto ei dice : Or che farò? Il vetraio?
Ma il rompersi dei vetri è pure un guaio;
Nè per mia fè, col legnaiuol m'impaccio,
Chè il segare e il piallar vi rompe il braccio.
Buon mestier saria quel di stampatore;
Ma il leggere e lo scrivere ho in orrore.
E al garzon di bottega agile e pronto
Esser conviene e saper far di conto.
« Tentiam col parrucchier!» Tenta; ma è un caso
Se non vi taglia orecchi e mento e naso.
Prova col legator : ma il bighellone
Mette i fogli a rovescio e li scompone.
O poltrone, sbadato! Io ci scommetto
Che male ancor la finirà Masetto.
Qual'arte non tentasse e qual mestiere
Dir non saprei: il cuoco e il tappezziere,
L'orefice, il sellaio e l'annaiolo,
Il gridator di stampe e il ceraiolo,
Il funaio, il fumista, l'imbianchino,
Il garzon di locanda, il vetturino,
Lo stalliere, lo sguattero... infin tutto
Egli ha tentato e con ugual costrutto.
In capo a un mese ognuno il cacciò via,
Sicchè ridotto a mendicar per via,
(Con a letto un canil), lacero, smunto,
Brutto dal vizio e dal liquor consunto,
Venne a morir ier l'altro all'ospedale.
Già ve lo dissi che finiva male.
Il canzoniere dei fanciulli. Salani, Firenze.
(1. lncrunare : passer le fil dans le trou (la cruna) de l'aiguille. ~ 2. Saria: sarebbe.
Costrutto: successo. - 2. Lo. - 3. Con un canile per letto.)