Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

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Musyne
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Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Musyne » 14 mai 2011 23:46

Avvenire appoggia la decisione del cardinale Crescenzio Sepe di proibire nella arcidiocesi di Napoli i sacramenti a chi e' coinvolto nella criminalita' organizzata: "i camorristi - scrive il quotidiano cattolico - non devono avere funerali religiosi, ne' possono fare da padrini in occasione di cresime e battesimi, o da testimoni in occasione di matrimoni. In una parola, sottolinea Avvenire citando il cardinale Sepe "devono sapere che non potranno piu' fare da padrini e, dopo la loro morte, non andranno in chiesa, ma direttamente al cimitero"
Il Paese Nuovo

Si dice spesso che la chiesa cattolica in Italia tollera la mafia.
Secondo voi, quello sara un gesto forte della Chiesa per ufficialmente entrare in una specie di guerra contro la mafia (almeno a Napoli per ostracizzare i camorristi?)

Barbapoutre
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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Barbapoutre » 15 mai 2011 08:48

Io non so nulla di mafiosi, camorristi ... n'draghettisti ... in compenso ritengo che la chiesa deve accogliere i peccatori che si pentiscono e chiedono perdono per le loro colpe e peccati all'ora della morte. Quindi non vedo come potranno fare per rifiutare di fare funerali cristiane.

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Musyne » 15 mai 2011 19:19

Pensi che la Chiesa debba accogliere ipocriti? Questi sono i primi a pregare in Chiesa mentre distruggono da anni una regione intera!
Io, sono stata molto felice di sentire questa notizia. Anche il perdono cristiano a le sue limiti!

Ma voglio chiarire una cosa: ovviamente quelli che si sono pentiti saranno sempre benvenuti in Chiesa. Questa decisione prevede semplicemente di proibire sacramenti per membri attivi della criminalità organizzata. E più simbolico che altro. Ma è un simbolo molto forte: quelli che si dicono cristiani non possono fare del tutto, si deve avere un minimo di integrità e di coerenza.

Sembra che tu sia del Nord o mi sbaglio? Sto parlando delle tue origini italiane certamente !
:))

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Barbapoutre » 15 mai 2011 19:44

Io sono nato nel sudovest della Francia, però ti spiegherò piu tardi quale sono le mie origine. ;)

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Musyne » 15 mai 2011 20:08

Se c'è tutto questo mistero intorno a le tue origini, mi interessa!
Quindi aspetto di saperne un pò di più.

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Musyne » 16 mai 2011 21:18

Ma o, come mai, dove sei?
Non hai ancora risposto, ma veramente devi avere una vita piena di sorpresa tu...o vuoi fare durare il sospeso?
O forse non sai come dirmi che sei tedesco e che la tua famiglia ha partecipato nella guerra :hehe:

Io sono una meridionale, dunque che te lo dico subito, non è che aspetterò una vita, e poi, comunque, alla fine non mi interesserà più ;)

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Message par Barbapoutre » 16 mai 2011 22:01

Musyne a écrit : Ma o, come mai, dove sei?
Non hai ancora risposto, ma veramente devi avere una vita piena di sorpresa tu...o vuoi fare durare il sospeso?
O forse non sai come dirmi che sei tedesco e che la tua famiglia ha partecipato nella guerra :hehe:

Io sono una meridionale, dunque che te lo dico subito, non è che aspetterò una vita, e poi, comunque, alla fine non mi interesserà più ;)
Desolato! Non sono tedesco, nè austriaco ( questo forse ... se riteniamo da una parte che il Veneto era un possesso austriaco fino a 1866, il mio nono nato in 1865, ed andava ogni anno lavorare in Austria in estate, d'altra parte le armate di Napoleone sotto il commando di Eugène de Beauharnais si sono battuti contro le armate austriache a Sacile villagio vicino del villagio di mia madre forse un poco francese ... anche e perchè no? un poco turco, giacchè questi hanno fato molte scorrerie con stupri nel Veneto negli anni 1500 fino a ...???

Insomma non ho avuto tempo per fare une risposta (non è che sia completa), perché a volte ho delle difficoltà per trovare le parole giuste in italiano.

I miei genitori veneti, sono arrivati in Francia in 1925, naturalizzati in 1939 ed io sono nato francese.
A casa non si parlava l'italiano, solamente il francese, a scuola ho imparato il spagnuolo, nella vita professionale un poco d'inglese, e cosi ho vissuto 55 anni senza pensare a imparare l'italiano. Ho imparato l'italiano da solo, sono 10 anni circa.

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Musyne » 16 mai 2011 22:33

Quindi sei veneto! Non ho mai incontrato veneti e non sono mai andata a Venezia. Spero di andarci almeno una volta nella mia vita.

Ma parli veramente bene italiano, bravo!!

Io sono di Campania, mio padre è nato a Napoli, (è venuto in Francia a 23 anni) e mia madre è di Sorrento (vicino a Napoli): una città me-ra-vi-glio-sa!! Un gioiello! Quando amo una persona, la porto lì, a casa della mia famiglia. E ogni volta, non vogliono mai andarsene da qua.

Come la vita in Campania era molto difficile, non c'era lavoro, non c'era niente, miei genitori sono venuti nel sud della Francia per lavorare e costruire la loro famiglia qui. Io, ovviamente, sono nata in Francia, come mio fratello. A casa, abbiamo sempre principalmente parlato francese, ma si parla anche molto italiano, soprattutto il dialetto napoletano che è molto particolare, e veramente diverso dall' italiano ufficiale. (i miei hanno un accento piuttosto forte)
Dunque, mia famiglia è di una ondata d'immigrazione molto recente rispetto al principale flusso di immigrazione italiana.
Ho della famiglia in Italia ancora: miei nonni che non hanno mai lasciato il loro paese, uno zio, due zie e tanti cugini. E vado spesso da loro, due o tre volte ogni anno.
Sono cresciuta in Francia, ho fatto tutta la mia vita qui, ma nel fondo, mi sento metà francese, metà italiana. Non ce la posso fare a pensare differentemente.

Adesso, ne sai un po di più su di me ;) .

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Barbapoutre » 17 mai 2011 00:09

Grazie !

Io ho un poco di famiglia dalle parti di mia madre (cugini) nella provincia di Terni vicino a Roma et dalle parti di mio padre nella provincia di Treviso ed anche di Pordenone. Questi sono tornati in Italia prima della seconda guerra mondiale sfrattati di Francia per motivo che non conosco bene; senza dubbio un motivo politico qualche cosa come libertà di parlare ...???
Sono andato in Italia per la ultima volta a visitare i cugini in 1997. Quasi tutta la la famiglia di mia madre ha emigrato in Argentina, ma rimangono solo una famiglia di 10 personne al massimo nella provincia di Buenos Aires.

La famiglia di mio padre bisnonna nonno nonna mio padre e moglie e zii sono venuti in Francia dopo la prima guerra mondiale il loro posto sul fronte del piave fu interamente distrutto a canonate e battaglie. Mio padre è stato mobilitato durante la prima guerra mondiale in italia e in Francia per la seconda, ma non è partito aveva già 8 figli.

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Musyne » 17 mai 2011 21:03

E una grande affare di famiglia la tua, Barba.
Ma fa un sacco di tempo che non sei andato in Italia. Come mai? L'Italia non è cosi lontana però.

Argentina...wouah...ci sono tanti che hanno emigrato lì, vero. Io, al tuo posto, ne approffitarei per andarci. Utilizzi come motivo il pretesto di voler conoscere tutta la tua famiglia, soprattutto quella ch'è cosi lontana da te.

Ma quindi, sei anche un po romano da tua madre, no?
Roma, seconde me, è veramente una delle più belle città del mondo. Personalmente, adoro Villa Borghese, è tutto calmo, tranquillo soprattutto la mattina quando non c'è ancora tanto gente. Bellissima. Peccato che i romani se la tirano un po troppo ;) !

Ma senza nessun regionalismo, preferisco definitivamente Sorrento.
Communque, devo ancora girare per l'Italia, perchè so che ci sono tanti tanti altri posti stupendi da scoprire.

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Barbapoutre » 17 mai 2011 21:31

Non sono romano! :lol:

Una sorella di mia madre si è sposato dopo guerra con un ufficiale di cavaleria e loro sono partiti fare la loro vita in una picola città della provincia di terni. :lol:

Ho fatto tutti i viaggi compreso in Argentina in 1991 per conocere la mia famiglia però non si puo decidere delle affinità. Non ci vediamo e neanche non ci scriviamo più.

Volevo fare uno viaggio nelle Dolomiti per visitare i luoghi della prima guerra mondiale. Ho trovato qualche documenti, foglio matricolare, libri sulla guerra e postazioni del regimento di mio padre, volevo visitare il Cauriol, il massicio del Grappa, ... in fine tutti i luoghi dove si sono battuti i battaglioni alpini Feltre, Val Cordevole del 7° reggimento alpini; ma adesso ... credo che sia troppo tardi tutto questo è un poco vano.

Preferisco occuparmi dei miei nipoti.

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Barbapoutre » 17 mai 2011 21:55

La prima guerra mondiale:
“In questa primavera “bellissima” del 1915, lungo i seicento chilometri del confine italo-austriaco dallo Stelvio al mare, era ormai finito il tempo di pensare ai lavori dei campi!
Dopo dieci mesi di incertezze, trattative e mercanteggiamenti fra i governi, stava per scatenarsi la tempesta.
Domenica 23 maggio 1915 alle 15,30 l'ambasciatore d'Italia a Vienna, Gualtiero Giuseppe duca d'Avarna, consegnava al ministro degli esteri austriaco barone Rajecz Stefan von Burìan “la dichiarazione in base alla quale l'Italia si considerava in stato di guerra contro l'Austria-Ungheria a partire dalle ore zero del giorno successivo”.
L'Italia dunque attacò l'Austria. Per portare a termine il processo di unità nazionale, per Trento e Trieste e contro il militarismo degli imperi centrali, come asseriva la minoranza degli interventisti, nazionalisti, democratici o di sinistra che fossero; per “un tradimento di cui la storia non conosce l'esempio” come invece dichiarava l'imperatore Francesco Giuseppe d'Asburgo1.
Ma il fante, strappato dai suoi campi, dalle sue greggi, dal suo paese, al fante analfabeta cui la patria non aveva ancora dato il diritto di voto, tutto questo non interessava, lui sapeva solo che se non andava al fronte l'aspettava il carcere o peggio la fucilazione.
Al fante italiano fu detto che doveva combattere per liberare i fratelli oppressi dall'Austria-Ungheria. Si trovò invece a uccidere, a morire in un territorio, speci quello del Carso e delll'Isonzo in gran parte “ostile all'Italia e favorevole all'Austria”
Al fante degli innumerevoli popoli dell'impero austro-ungarico fu detto che doveva combattere contro un paese traditore che non aveva mantenutto i patti della “Triplice Alleanza” Non gli disse però che ad iniziare la guerra era stato proprio il suo amato Franz Joseph, che il quel 28 luglio del 1914 sperava di fare un rapido boccone della piccola Serbia. E neppure gli fu detto che l'Italia non aveva alcun dovere di intervenire in una guerra d'aggressione, perchè la “Triplice” era una alleanza militare con finalità difensive. Ai popoli slavi confinanti con l'Italia venne detto che dovevano combattere per diffendere la propria terra dimenticando però di aggiungere che, se era vero che loro terre non dovevano diventare italiane, era altrettanto vero che non dovevano neppure restare austriache, ma che avrebbero dovuto invece acquistare una propria autonomia e libertà”.
Camilo Pavan
“La guerra è stata voluta dagli interventisti quelli che gridavano “Viva la Francia” e “Viva Trento e Trieste”. I neutralisti non la volevano: perciò urlavano “Abasso la Francia” e “Abasso Trento e Trieste”. Noi che stiamo facendo la guerra, non abbiamo gridato nulla. Questo in pocche parole è ragionamento che faccevano i nostri contadini e i nostri artigiani durante i primi mesi di guerra. Il nostro esercito composto da gente umile, ubbidente sino alla remissione e devota e fedele all'autorità, era lo specchio del popolo di allora, contadini, artigiani, operai e per lo più analfabetici”.
Curzio Malaparte

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Re: Niente funerali ed altri sacramenti per i camorristi

Message par Musyne » 17 mai 2011 22:33

Puoi anche occuparti di tuoi nipoti e portarli qua, per conescere la storia della vostra famiglia.
E molto importante questo seconde me.
Ma forse sono ancora molto giovani.
E non dire mai che è troppo tardi, non lo è.

Anch'io ho perso della famiglia a causa della guerra. Mio bisnonno ha combattuto contro il regime di Mussolini. Sulla sua pietra tombale è scritto ''morto per il suo paese''. Grandissima fierezza! Quando sono andata raccogliermi qua per la prima volta, è stato un momento fortissimo. Non lo dimenticherò mai questo sentimento un po particolare. Provare dell'orgoglio e dell'amore per una persona che non hai mai conosciuto, fa un po strano devo dire, ma sapere che nella tua famiglia c'era un eroe, aggiunge un qualcosa di più a una famiglia. Mio nonno ci ha parlato tanto di suo padre, è divenuto una specie di mito che si deve tramandare da generazioni a generazioni.

Ti auguro di approfondire tutti questi punti della tua storia !

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